Colpo della Juventus, affare ormai fatto per il calciomercato di gennaio. Ha vent’anni e arriva subito per 15 milioni di euro. Risolverà i problemi di Igor Tudor?
La Juventus si è messa in moto. Il calendario non aspetta e le prime settimane della nuova stagione hanno raccontato con chiarezza dove la coperta si è rivelata più corta: il centrocampo. Non è una bocciatura del blocco esistente, né un ripensamento sul progetto tecnico.

È, più semplicemente, un dato: tra acciacchi, rotazioni ridotte e una produzione offensiva a tratti intermittente dalla mediana, i bianconeri hanno capito che a gennaio servirà almeno un innesto mirato. Un profilo giovane, pronto a correre e pensare alla stessa velocità, capace di dare respiro alla manovra senza sacrificare intensità.
Nelle stanze in cui si ragiona di futuro, l’idea è già definita: intervenire con decisione, evitando aste e perdite di tempo. Ecco perché nelle ultime ore ha preso corpo un’operazione costruita su tre pilastri: età, ruolo, sostenibilità. Si parla di un ventenne con margine di crescita immediato, con caratteristiche da mezzala moderna e una valutazione chiara: 15 milioni, con la disponibilità a muoversi subito se si troverà la porta socchiusa. L’intenzione è limitare rischi e sovrapprezzi, anticipando la concorrenza prima che il mercato di gennaio si accenda del tutto.
Calciomercato Juventus, Gustavo Sa il nome in cima alla lista
Il profilo è quello di Gustavo Sá. Secondo quanto riportato da Calciomercato.it, la Juventus avrebbe già avviato colloqui informali per il centrocampista portoghese, con una valutazione fissata attorno ai 15 milioni e la disponibilità a discutere modalità e tempi di chiusura in vista di gennaio. Non siamo nelle ore del dentro o fuori, ma la traccia è concreta: fissare un perimetro economico, capire margini di manovra e accorciare le distanze prima che altri club si presentino alla porta.

Classe 2004, cresciuto in Portogallo e maturato in Liga Portugal, Gustavo Sá è il tipo di mezzala che completa e non stravolge. Ha tempi di gioco, letture in pressione e una conduzione palla al piede che spezza le linee. In campo sa alternare il corto-corto al cambio lato, cercando la zona di rifinitura senza perdere contatto con la fase di non possesso. È un profilo che può aiutare la Juventus in tre aree precise: uscita pulita dal basso contro il pressing, continuità nelle seconde palle e qualche metro in più di campo attaccato in conduzione. Non è un trequartista puro né un interditore vecchio stampo: è una mezzala box-to-box che accorcia, strappa e si offre. Il tipo di giocatore che, in Serie A, paga subito dividendi se inserito in un contesto ordinato.
La scelta di accelerare a ottobre ha una logica: se il problema è di struttura delle rotazioni, anticipare vale quanto un gol pesante. L’adattamento dalla Liga Portugal alla Serie A resta un passaggio da gestire, ma la Juventus sembra orientata a minimizzare l’incognita con una traiettoria chiara: investire su un under-21 europeo, già abituato a responsabilità da titolare, da integrare gradualmente senza dover riscrivere il sistema. I 15 milioni, in questa chiave, sono una cifra che sta a metà tra investimento e opportunità: abbastanza per convincere il club di provenienza, non così alta da condizionare altre mosse.
Resta da monitorare il solito gioco degli incastri: concorrenza estera, eventuali uscite per liberare spazio salariale, tempi di negoziazione con agenti e club. Ma il messaggio che filtra è semplice e, per chi guarda la classifica, anche sensato: la Juventus non vuole arrivare a febbraio con lo stesso punto interrogativo di oggi. Se ci sarà una finestra, proverà a entrarci. Con un ventenne, per 15 milioni, da mettere in condizione di incidere fin da subito.





