11.000 euro per gli italiani, basta partecipare al Click Day: lo ha deciso il Governo

Basta partecipare al Click Day per avere 11mila euro, gli italiani possono sognare. La decisione arriva direttamente dal Governo.

Il Governo ha deciso: 11.000 euro agli italiani che parteciperanno al Click Day. Una misura tanto attesa quanto dirompente, con una finestra temporale stretta e una procedura interamente digitale destinata, con ogni probabilità, a catalizzare l’attenzione di centinaia di migliaia di cittadini.

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11.000 euro per gli italiani, basta partecipare al Click Day: lo ha deciso il Governo (referendumcittadinanza.it)

La promessa è chiara e suona potente: un sostegno economico importante per chi saprà farsi trovare pronto all’apertura della piattaforma. Ma dietro quella cifra tonda, che ha già acceso discussioni e aspettative, c’è un meccanismo preciso, con criteri stringenti e un obiettivo dichiarato. Non tutto, però, si può svelare subito.

Il momento clou è fissato oggi, mercoledì 22 ottobre, quando la piattaforma online aprirà i battenti a mezzogiorno in punto. Un orario da segnare in rosso, perché l’accesso sarà contingentato dalla capacità del sistema e la velocità – lo insegnano i precedenti – potrebbe fare la differenza tra chi riuscirà a ottenere il beneficio e chi, pur in possesso dei requisiti, resterà fuori per esaurimento fondi. In molti ricordano ancora il 2024, quando la corsa si concluse in appena nove ore, lasciando una lunga scia di rimpianti.

Il clima, intanto, è quello di un grande appuntamento collettivo: concessionari pronti a supportare i clienti, siti specializzati che hanno disseminato consigli e offerte, famiglie e giovani professionisti con l’agenda libera alle 12.00 per non mancare l’appuntamento. Perché si parla di “Click Day” e perché proprio 11.000 euro? La risposta è tecnica e, insieme, molto concreta: si tratta di un intervento mirato per favorire una scelta che incide sulla qualità dell’aria, sui costi di esercizio e sulla modernizzazione del parco circolante. Ma occorre avere le idee chiare su tempi, requisiti e opportunità, oltre che su qualche vincolo tutt’altro che secondario.

Cosa significa davvero “11.000 euro agli italiani”: la misura, i requisiti, l’orario

Il cuore della decisione del Governo si chiama Ecobonus auto, e oggi è il giorno del Click Day: dalle ore 12:00 sarà possibile inviare le richieste per accedere agli incentivi destinati all’acquisto di vetture elettriche, con una dote che, nei casi più favorevoli, arriva a 11.000 euro. Il plafond non è inesauribile e la procedura è a sportello: per questo le previsioni parlano di migliaia e migliaia di utenti in coda virtuale sin dal primo minuto.

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Cosa significa davvero “11.000 euro agli italiani”: la misura, i requisiti, l’orario (referendumcittadinanza.it)

Il valore del contributo dipende in modo cruciale dalla situazione economica del nucleo familiare e dalla rottamazione. Con ISEE inferiore a 30.000 euro e rottamazione di un’auto almeno Euro 5, il bonus può salire fino a 11.000 euro; con ISEE fino a 40.000 euro, l’incentivo massimo si attesta a 9.000 euro, sempre con rottamazione. È inoltre necessario risiedere in una FUA (area funzionale urbana), elenco recentemente aggiornato con altri 368 Comuni per ampliare la platea potenziale; l’auto da rottamare deve essere intestata da almeno 6 mesi e l’auto elettrica acquistata non può essere rivenduta prima di due anni, per prevenire fenomeni speculativi.

Il contesto di mercato rende la giornata ancor più calda: nelle ultime settimane si sono moltiplicate le offerte che, sommate all’Ecobonus, hanno generato sconti complessivi superiori a 20.000 euro su alcuni modelli, come Cupra Born. Sul fronte delle citycar, la cinese Leapmotor T03 e la popolare Dacia Spring si sono posizionate sotto la soglia psicologica dei 5.000 euro in configurazioni promozionali, mentre restano appetibili proposte a meno di 10.000 euro come Fiat 500e, la nuova Grande Panda a batteria e BYD Dolphin Surf, quest’ultima già best-seller in patria.

La raccomandazione, per chi intende tentare il “clic” decisivo, è arrivare pronti. Servono una DSU ISEE aggiornata per attestare la fascia di reddito; i documenti del veicolo da rottamare, con prova di possesso da almeno sei mesi; la verifica di residenza in una FUA inclusa nell’ultimo elenco; un preventivo chiaro dal concessionario e la conferma che il modello scelto rientri nelle fasce incentivabili; la consapevolezza del vincolo di due anni prima dell’eventuale rivendita.

Alle 12:00, l’apertura della piattaforma potrebbe comportare rallentamenti e accessi a singhiozzo: non è escluso che si ripeta lo scenario del 2024, con fondi “polverizzati” in poche ore. Chi ha pianificato la domanda spesso si affida al supporto diretto del rivenditore, che può inoltrare la pratica per conto del cliente, ma resta centrale la tempestività: ogni minuto potrebbe pesare. Sullo sfondo, l’obiettivo pubblico è la sostituzione del parco più inquinante con veicoli a zero emissioni allo scarico, in una fase in cui l’offerta si è fatta più ampia e concorrenziale.

Il Click Day, dunque, non è una formula magica valida per tutti indistintamente, ma un’opportunità concreta per chi soddisfa i requisiti e si muove con rapidità. La combinazione di sconto del costruttore e incentivo pubblico, nelle giuste condizioni, porta davvero a quell’asticella degli 11.000 euro di contributo e, in alcuni casi, a prezzi finali ai minimi storici del segmento elettrico. L’appuntamento è fissato, l’orario pure: il resto lo faranno preparazione, connessione stabile e un pizzico di sangue freddo davanti alla schermata di caricamento.

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