Hai caldo solo vicino al termosifone? Forse non è colpa del riscaldamento, ma di minuscoli “ladri d’aria” che svuotano casa del suo tepore. Con una piccola spesa e un pizzico di manualità puoi ribaltare la situazione e sigillare casa dagli spifferi.
Smettiamola di regalare calore al pianerottolo. Il vero nemico non è l’inverno: sono gli spifferi, infiltrati invisibili che si infilano tra serramenti, sottoporta e cassonetti, e che cancellano in pochi minuti ciò che il riscaldamento costruisce in ore.

Quante volte ti sei chiesto perché una stanza gela anche con i caloriferi accesi? Perché pagare per scaldare l’aria… fuori casa? Ecco il punto: il calore non sparisce, viene rubato. Per fortuna bastano solo 10 euro per fare pace con le bollette, senza chiamare tecnici.
10 euro per sigillare la propria casa dagli spifferi
Le infiltrazioni d’aria possono pesare fino al 25% della dispersione termica domestica secondo stime diffuse da enti come il U.S. Department of Energy e l’Energy Saving Trust; anche ENEA segnala la sigillatura di serramenti e cassonetti tra gli interventi “a basso costo” più efficaci.

Tradotto: un quarto del tuo calore potrebbe uscire da fessure grandi come una scheggia. Il problema si presenta di solito come un “filo d’aria” vicino a finestre e porte, zone del pavimento sempre fredde, tende che si muovono senza motivo, o differenze di temperatura tra ambienti adiacenti.
Per stanare gli spifferi, crea la tua “mappa del tesoro freddo”. I sospetti principali sono i contorni delle finestre con guarnizioni usurate, le porte d’ingresso e balcone (soprattutto sotto), i cassonetti delle tapparelle spesso vuoti e non isolati, e i passaggi di tubi o cavi vicino a prese e fori esterni.
Il metodo elegante? Il test della candela o dell’incenso: in una giornata ventosa, passa lentamente la fiamma o il fumo lungo il telaio. Se la fiamma vibra o il fumo devia, hai trovato lo spiffero. Rinviare costa. E non solo in termini di bolletta.
Gli spifferi creano micro correnti che fanno lavorare di più caldaia e pompe di calore, aumentando l’usura degli impianti e gli emissioni di CO2. Le zone fredde attorno a serramenti e cassonetti favoriscono condensa e, alla lunga, muffe e vernici che saltano, con potenziali impatti sulla salute e spese future per ritinteggiare o sostituire guarnizioni e legni.
Intanto tu vivi a “strati”: una casa più rumorosa, con comfort altalenante e stanze che non raggiungono mai quel tepore omogeneo che ti fa dimenticare il termostato. La buona notizia è che non servono muratori, né preventivi da capogiro.
Con circa 10 euro e 30 minuti, puoi avviare la tua “caccia agli spifferi” e trasformare il salotto in un bunker termico accogliente. Comincia dalle guarnizioni adesive in gomma o schiuma: con 5–7 euro porti a casa un rotolo da circa 6 metri.
Pulisci bene il telaio per far aderire l’adesivo, misura le lunghezze necessarie, taglia senza fretta e premi lungo tutto il perimetro. Il trucco da installatore? Parti dagli angoli, evitando di stirare la guarnizione così non si ritira, e chiudi le giunzioni con precisione per non lasciare micro fessure.
Se sotto la porta gira una brezza da passeggiata in riva al mare, metti un paraspifferi sotto-porta. Quelli in schiuma o stoffa costano 3–5 euro e si infilano sul bordo inferiore della porta, muovendosi con lei senza impicci. Esistono versioni doppie “a salsicciotto” e soluzioni rigide autoadesive: scegli in base allo spazio e alla finitura che preferisci.

Capitolo cassonetti: sono spesso scatole cave che “succhiano” calore. Aprili se possibile e inserisci con delicatezza pellicola pluriball o schiuma isolante nei vuoti, stando attento a non intralciare la cinghia.
È un materiale leggero, economico, spesso recuperabile: basta riempire le zone “fredde” e richiudere. Se vuoi salire di livello, esistono pannellini sottili in poliuretano, ma già il pluriball crea una barriera d’aria sorprendentemente efficace.
Infine, quei piccoli buchi attorno ai tubi o vicino alle prese esterne si risolvono in pochi minuti con stucco acrilico o silicone in cartuccia (circa 5 euro, e ne basta pochissimo). Spremi il prodotto nella fessura, liscia con un dito inumidito o una spatolina e lascia asciugare: l’aria non passa più e l’estetica ringrazia.
Infine, due note da esperto per un lavoro a regola d’arte. Primo: dopo la sigillatura, rifai il test della candela per verificare di aver eliminato ogni corrente. Secondo (importantissimo): non occludere le griglie di aerazione né le prese d’aria necessarie per apparecchi a gas.
La ventilazione di sicurezza non si tocca: sigilla fessure indesiderate, non l’aria che ti mantiene al sicuro. In caso di dubbi su caldaie a camera aperta, chiedi al tuo tecnico: è un controllo di pochi minuti che vale oro. Il beneficio si sente subito.
La casa diventa più uniforme: niente più “zona Artico” vicino alla finestra e “tropici” accanto al termosifone. Le guarnizioni tagliano anche il rumore, così il traffico resta un brusio lontano. E poi le bollette: eliminando le infiltrazioni, il riscaldamento non combatte contro il vento e può modulare meglio.
I risparmi variano da casa a casa, ma ridurre gli spifferi è uno degli interventi con miglior rapporto costo/beneficio: un investimento da 10 euro può ripagarsi in settimane e continuare a far risparmiare ogni stagione.





