Quale stufa inquina meno e costa meno nel 2025: pellet vs legna? La risposta (sorprendente) al grande dilemma del riscaldamento.
Con l’arrivo dell’inverno, nelle case italiane si rinnova il dilemma: è meglio riscaldarsi a pellet o con la legna? Negli ultimi anni, il pellet ha visto una crescita in popolarità grazie alla sua accensione automatica e alla possibilità di gestione da remoto, mentre la legna è stata considerata più tradizionale ma meno pratica.

Tuttavia, il 2025 segna un punto di svolta con prezzi significativamente diversi tra i due combustibili e l’introduzione di tecnologie avanzate per le stufe a legna, che sfidano alcune convinzioni radicate. Ecco un confronto tra legna e pellet, tenendo conto di fattori come costi, comodità, autonomia ed emissioni, per capire quale è il migliore fra i due combustibili.
Confronto 2025: costi, comodità, autonomia, emissioni
La legna, se acquistata già spaccata ed essiccata, nel 2025 si rivela sensibilmente più economica del pellet, potendo costare circa la metà a parità di energia utile fornita. Questo si accompagna a una maggiore stabilità dei prezzi durante l’inverno, a differenza del pellet, che ha mostrato fluttuazioni di prezzo anche significative.

Se in passato il pellet vantava maggiore comodità grazie al serbatoio, all’alimentazione automatica e all’accensione da remoto, oggi le stufe a legna di nuova generazione offrono oltre 24-30 ore di funzionamento continuo con una sola carica, riducendo la necessità di ricariche frequenti e avvicinandosi così alla comodità del pellet, pur mantenendo il vantaggio di non dipendere dall’elettricità.
Il calore radiante della legna è spesso percepito come più piacevole rispetto al calore forzato di molte stufe a pellet, offrendo un comfort termico superiore anche a temperature ambiente inferiori. Inoltre, le stufe a legna moderne funzionano più silenziosamente, aumentando il comfort abitativo. Il pellet richiede una manutenzione più frequente a causa dei componenti meccanici come motori, ventole e coclee.
La qualità del pellet influisce sulla combustione e può richiedere regolazioni tecniche. Al contrario, le stufe a legna, utilizzando legna essiccata e apparecchi di qualità, necessitano di interventi di pulizia meno frequenti e presentano minori parti soggette a guasto.
Le emissioni dipendono fortemente dalla tecnologia dell’apparecchio e dalla qualità del combustibile. Le stufe a pellet moderne tendono ad avere emissioni contenute, ma i modelli a legna di ultima generazione possono raggiungere livelli di emissioni molto bassi, competitivi o addirittura inferiori a quelli del pellet, specialmente con un buon tiraggio e l’uso di legna secca.
Le soluzioni per il riscaldamento a legna coprono oggi esigenze importanti, con potenze elevate e rendimenti fino al 90-93% nei modelli più avanzati, paragonabili ai sistemi a pellet di fascia alta. Il corretto dimensionamento dell’apparecchio è fondamentale per ottimizzare comfort ed emissioni.
Nel 2025, per chi ha accesso a legna spaccata ed essiccata e può installare una canna fumaria a norma, le stufe a legna di nuova generazione risultano più economiche all’uso e offrono maggior comfort grazie alle autonomie estese e al calore radiante.
In molti casi, possono eguagliare o superare il pellet in termini di autonomia e comfort e, con una combustione evoluta, competere anche sul fronte delle emissioni. Il pellet mantiene il vantaggio dell’accensione da remoto e della gestione programmata, ma a un costo di esercizio e manutenzione superiore.





