Stai vendendo o affittando casa? Senza questo documento rischi fino a 18.000€ di multa

Vendi o affitti un immobile? Assicurati di avere questo documento, altrimenti la legge prevede sanzioni fino a 18.000€ per la mancata o errata certificazione.

Quando si decide di mettere sul mercato un immobile, è fondamentale non trascurare un documento cruciale: l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Questo documento, obbligatorio sia in fase di vendita che di locazione, funge da “carta d’identità energetica” dell’edificio, descrivendo consumi e performance energetiche e suggerendo possibili interventi di miglioramento. La sua mancanza può comportare sanzioni fino a 18.000 euro.

Casa, classi energetiche
Stai vendendo o affittando casa? Senza APE rischi fino a 18.000€ di multa, come farla senza errori – referendumcittadinanza.it

L’obbligatorietà dell’APE è stata introdotta per le vendite dal 1° luglio 2009 e per le locazioni dal 1° luglio 2010, estendendosi a una vasta gamma di situazioni, tra cui nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti e trasferimenti di proprietà. È il proprietario che deve occuparsi della redazione dell’APE in caso di vendita, mentre nelle locazioni è necessario includere nel contratto la dichiarazione di aver ricevuto l’APE. Le agenzie immobiliari devono possedere l’APE prima di pubblicare annunci, per garantire la trasparenza delle informazioni energetiche.

Cosa si rischia davvero e come evitare conseguenze spiacevoli

Le sanzioni per la mancanza dell’APE variano a seconda della situazione: possono arrivare fino a 18.000 euro per la vendita senza APE o la mancata consegna dello stesso, mentre per la locazione senza APE le multe variano da 1.000 a 4.000 euro. Anche gli annunci privi di indicatori energetici sono soggetti a sanzioni. Oltre al rischio economico, l’assenza dell’APE o errori nell’attestato possono causare ritardi o blocchi nei processi di vendita o locazione.

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Cosa si rischia davvero e come evitare conseguenze spiacevoli – referendumcittadinanza.it

Per ottenere un APE senza errori, è essenziale scegliere un tecnico abilitato e utilizzare strumenti di certificazione energetica riconosciuti. È importante preparare adeguatamente la documentazione necessaria e consentire un sopralluogo completo dell’immobile. Inoltre, è cruciale verificare il caricamento dell’APE nel catasto regionale/SIAPE e prestare attenzione agli immobili con più subalterni, che potrebbero richiedere APE distinti.

La validità dell’APE è di 10 anni, a condizione che gli impianti termici siano in regola con i controlli di efficienza energetica. In caso di mancato rispetto di questi controlli, l’APE perde validità. È importante allegare al documento il libretto di impianto e, per gli impianti inattivi, assicurarsi che siano censiti correttamente. L’APE deve essere aggiornato in caso di modifiche che influenzano le prestazioni energetiche dell’immobile. Inoltre, le linee guida regionali forniscono indicazioni specifiche sulla validità dell’APE in relazione a libretto e controlli.

È fondamentale seguire queste indicazioni per garantire la corretta validità dell’APE. I controlli sull’APE possono essere effettuati da varie autorità, tra cui ENEA e Regioni. Il costo dell’APE varia in base a diversi fattori, ma in generale è il proprietario a doverlo sostenere. È possibile fare riferimento ai corrispettivi del D.M. 17 giugno 2016 per avere un’idea dei costi.

Esistono alcune eccezioni all’obbligatorietà dell’APE, tra cui fabbricati isolati sotto i 50 m² e edifici senza impianti di climatizzazione. È importante conoscere queste eccezioni per evitare inutili adempimenti. L’APE ha sostituito l’ACE, introducendo una classificazione energetica unificata e una metodologia di calcolo omogenea. L’APE convenzionale, utilizzato nei procedimenti Superbonus, è riferito all’intero edificio e serve a dimostrare il salto di due classi energetiche. È importante distinguere tra i diversi tipi di APE per assicurarsi di rispettare tutte le normative vigenti.

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