Pensioni, ora si può fare domanda: ti spettano 3.200 euro di arretrati

I pensionati possono fare domanda per ricevere ben 3.200 euro di arretrati: non tutti lo sanno ma ecco a chi spettano e come riceverli.

La vita di milioni di pensionati è spesso segnata da difficoltà economiche, con conti che non tornano e bollette che assorbono i risparmi. Nonostante gli annunci di aumenti, come i 20 euro in più al mese per le pensioni minime dal 2026 e la rivalutazione legata all’inflazione, le risorse aggiuntive sembrano insufficienti di fronte all’incremento dei prezzi.

Calcolatrice con scritto "Pension", grafici, penna
Pensioni, ora si può fare domanda: ti spettano 3.200 euro di arretrati – referendumcittadinanza.it

Tuttavia, esiste una possibilità per ottenere un incremento stabile di oltre 52 euro al mese e recuperare fino a cinque anni di arretrati, traducendosi in 3.200 euro di arretrati per molti pensionati. Questa opportunità richiede però di essere proattivi nel presentare la domanda nelle giuste modalità e tempistiche.

Come ottenere quasi 3.200 euro di arretrati sulle pensioni

Una misura poco conosciuta può garantire 52 euro al mese in più e fino a cinque anni di arretrati. Non arriva da sola: va chiesta all’INPS. A molti pensionati spettano 3.200 euro di arretrati. L’assegno di vedovanza, legato alla pensione di reversibilità, rappresenta una misura di sostegno finanziario per una specifica categoria di superstiti. Nonostante la sua importanza, molti aventi diritto non ne hanno mai fatto richiesta, principalmente a causa della scarsa informazione.

Uomo al PC, scrive qualcosa su un foglio
Come ottenere quasi 3.200 euro di arretrati sulle pensioni – referendumcittadinanza.it

L’importo pieno dell’assegno è di 52,91 euro al mese, con la possibilità di recuperare arretrati per un massimo di 60 mesi, raggiungendo quasi i 3.200 euro complessivi. Tuttavia, l’assegno non è accessibile a tutti i titolari di reversibilità, in quanto sono previsti requisiti specifici come la provenienza della pensione del defunto da un lavoro dipendente e la condizione di invalidità al 100% del superstite. Inoltre, il reddito personale del superstite influisce sull’ammontare dell’assegno, con soglie di reddito annuali che determinano l’importo pieno o ridotto.

È fondamentale sottolineare che l’INPS non riconosce automaticamente l’assegno di vedovanza: è necessario presentare una domanda formale, utilizzando i canali online dell’INPS o tramite patronato, fornendo la documentazione necessaria. L’assegno di vedovanza si rivela una misura cruciale per molti pensionati, offrendo un sostegno finanziario superiore alle attese rivalutazioni delle pensioni e permettendo di affrontare spese arretrate o correnti.

Nonostante ciò, la mancanza di consapevolezza sulla sua esistenza e sui requisiti necessari per accedervi rappresenta un ostacolo significativo. È quindi essenziale verificare i propri requisiti e, se si rientra nelle condizioni, procedere con la domanda INPS per non perdere ulteriori mensilità irrecuperabili.

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