Pensioni dicembre: ci sarà anche il bonus Natale (e non è la tredicesima)

I pensionati, oltre alla tredicesima, riceveranno anche il bonus di Natale: di cosa si tratta.

Dicembre si annuncia come un mese leggermente meno oneroso per molti pensionati italiani. A differenza degli anni passati, il cedolino di questo mese non includerà solamente la consueta tredicesima, ma porterà con sé una novità significativa. Una parte dei pensionati riceverà un sostegno aggiuntivo, un bonus, entro le festività di Natale

Decorazioni natalizie, busta con biglietto con scritto "bonus"
Pensioni dicembre: ci sarà anche il bonus Natale (e non è la tredicesima) – referendumcittadinanza.it

Questo intervento, distinto dalla tredicesima e dalle altre voci di fine anno, è pensato per coloro che percepiscono assegni più modesti e si trovano a fronteggiare un carovita che, sebbene in attenuazione, continua a incidere su alimentari, energia e spese quotidiane. Il contesto economico rimane impegnativo, con l’inflazione che, nonostante un rallentamento rispetto ai picchi recenti, mantiene elevati molti prezzi, erodendo il potere d’acquisto di chi è in pensione.

Il bonus di Natale sulla pensione: di cosa si tratta

In questo scenario, ogni incremento del reddito di dicembre diventa fondamentale, soprattutto in vista delle festività e delle scadenze di fine anno. La discussione politica sulla detassazione della tredicesima non ha trovato spazio nella legge di Bilancio, lasciando la mensilità aggiuntiva soggetta all’Irpef. Tuttavia, a dicembre, la situazione è alleggerita dalla sospensione temporanea delle addizionali regionali e comunali, che riprenderanno a essere applicate a partire da gennaio.

Banconote euro
Il bonus di Natale sulla pensione: di cosa si tratta – referendumcittadinanza.it

Per i pensionati, ciò significa che il cedolino di dicembre presenterà voci distinte e un netto potenzialmente più favorevole rispetto ad altri mesi. L’erogazione dell’eventuale somma aggiuntiva avverrà d’ufficio, automaticamente da parte dell’Inps, entro le festività, basandosi sulle informazioni già in possesso dell’Istituto, rendendo non necessaria la presentazione di domande. È comunque consigliabile un controllo accurato del proprio cedolino, anche attraverso il portale Inps o rivolgendosi a un patronato, per assicurarsi la corretta applicazione di trattenute e accrediti.

L’accredito della pensione di dicembre seguirà il calendario tradizionale, con modalità bancarie e postali che variano in base all’ente pagatore e alla tipologia di riscossione. L’extra, se riconosciuto, sarà incluso nella stessa mensilità, rendendolo visibile tra le voci del cedolino pre-natalizio. La misura è mirata e riguarda una quota definita di pensionati, focalizzandosi su chi si trova nella fascia più fragile del sistema previdenziale. Le stime iniziali parlano di alcuni centinaia di migliaia di beneficiari su tutto il territorio nazionale, ma la verifica spetta ai sistemi informativi dell’Inps.

Il “bonus di Natale” rappresenta un importo aggiuntivo, introdotto dalla legge finanziaria del 2001 e confermato anche per quest’anno. Ammonta a 154,94 euro e viene erogato automaticamente con la mensilità di dicembre, in prossimità delle festività. Questa somma, esente da tassazione, si aggiunge alla tredicesima, che invece rimane soggetta all’Irpef. La voce specifica appare sul cedolino come: “Importo Aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000 n. 388) – Credito Anno 2024”.

Non tutti i pensionati hanno diritto a questo bonus. L’integrazione è destinata ai titolari di pensioni dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e di forme sostitutive o integrative gestite dall’Inps o da enti previdenziali privatizzati. Sono esclusi i trattamenti di natura assistenziale e le prestazioni esterne al sistema pensionistico. La verifica del diritto al bonus si basa su due criteri: l’importo della pensione e il reddito complessivo ai fini Irpef. Per il 2024, il bonus è riconosciuto integralmente a chi percepisce una pensione annua non superiore a 7.936,87 euro.

Se l’importo della pensione rientra tra il trattamento minimo e questa soglia, l’Inps eroga la differenza per raggiungere il limite previsto. Anche il reddito complessivo è un fattore determinante: non deve superare 11.672,90 euro per i single o 23.345,79 euro per i coniugati. Le stime indicano circa 400 mila beneficiari potenziali per l’anno in corso, sottolineando il carattere selettivo della misura. Il pagamento del bonus avviene automaticamente, senza la necessità di presentare una richiesta specifica.

L’importo, compatibile con la tredicesima ma distinto da essa sia nella natura giuridica sia nel regime fiscale, contribuisce a un netto più favorevole a dicembre, prima della ripresa delle trattenute addizionali a gennaio. L’Inps sottolinea l’importanza della correttezza dei dati: in caso di errori o incongruenze, potrebbe procedere al recupero di somme corrisposte in eccesso. Pertanto, è consigliabile verificare la propria posizione sul portale dell’Istituto e, se necessario, chiedere assistenza per evitare rettifiche e conguagli nell’anno successivo.

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