Scopri il segreto low cost per riscaldare meglio casa tua in inverno: tutti quanti lo mettono dietro al termosifone in Russia. Ecco di cosa si tratta.
Ammettiamolo: accendi il termosifone, la stanza si scalda, tu sei felice… per cinque minuti. Poi ti accorgi che una parte del calore scompare verso il muro gelato, la bolletta sale e il comfort resta a metà. Non è “colpa tua”: è fisica.

Ma perché continuare a regalare calore ai mattoni quando puoi rimandarlo indietro nella stanza con un gesto da 2 euro? E se la soluzione fosse dietro al termosifone, proprio dove nessuno guarda? Ecco come fanno in Russia ad avere le case calde senza spendere troppo.
Cosa mettere dietro al termosifone per avere una casa calda in inverno
Il problema è semplice da riconoscere: muro freddo alle spalle del radiatore, finestre appannate, termosifone caldo ma stanza che fatica a uniformarsi. Di solito giri di più la valvola per compensare, consumi di più e ottieni una bolla di caldo vicino al termosifone mentre il resto resta tiepido. Gli esperti di efficienza energetica ricordano che il calore si muove per due vie: convezione (scalda l’aria) e irraggiamento (colpisce superfici e oggetti).

Senza una barriera, una fetta importante del calore irradiato va a scaldare il muro dietro al radiatore, e lì si disperde verso l’esterno. Nelle abitazioni con pareti esterne sottili o vecchi intonaci, questa dispersione di calore può arrivare a quote notevoli, fino a quel 30–40% che non senti mai in casa, perché trapela fuori. Ma c’è di più: una parete che resta fredda può favorire condensa e, col tempo, macchie e muffe. Tradotto: soldi sprecati oggi, costi di manutenzione domani e un comfort che non arriva mai davvero.
Per fortuna il trucco per ovviare a questo problema è semplice: il foglio di alluminio fa da specchio al calore radiante e lo rimanda nella stanza. Il radiatore continua a lavorare come sempre per convezione, ma la parte di irraggiamento che colpirebbe la parete viene riflessa, riducendo le perdite. L’alluminio brilla per una cosa: la sua altissima capacità di riflettere l’infrarosso. E qui entra in gioco la scelta del materiale. Se vuoi una soluzione lampo da 2 euro, il foglio da cucina spesso va benissimo per iniziare.
Se vuoi massimizzare, esistono pannelli riflettenti con strato isolante (per esempio schiuma o polietilene rivestito da alluminio) che sommano riflessione e isolamento, limitando anche il passaggio di calore attraverso la parete. Il posizionamento è la metà del successo. Prima pulisci la zona dietro il radiatore: polvere e umidità fanno solo danni. Poi ritaglia la superficie in modo che copra l’intera area del muro dietro il termosifone e fissala al muro con nastro resistente al calore o appositi adesivi; l’importante è che il foglio di alluminio resti aderente alla parete e non tocchi il radiatore.
Bastano pochi millimetri di aria e il gioco è fatto. Se il radiatore è su parete esterna o sotto finestra, l’effetto si sente ancora di più. E no, non serve smontare l’impianto: è un intervento pulito, rapido, reversibile. Cosa puoi aspettarti? In moltissime case si registra un risparmio energetico nell’ordine del 10–15% sulla spesa di riscaldamento, insieme a una sensazione di calore più uniforme e rapido. Il comfort migliora perché il calore torna a te, non al muro. Gli specialisti del risparmio domestico lo consigliano da anni proprio per questo: è una soluzione a costo irrisorio con un ritorno immediato.





