La liturgia più attesa dell’anno coincide con un intervallo di prevedibile assenza da casa. Esperti di sicurezza e forze dell’ordine invitano a prepararsi: prevenzione, tecnologia e buone abitudini sono la miglior barriera contro i furti lampo.
Il Natale porta con sé rituali consolidati: tavole imbandite, luci alle finestre, case addobbate e, per molti, la partecipazione alla Messa di mezzanotte o alla celebrazione del mattino. È proprio in quei 45 minuti di liturgia – il tempo medio di una funzione – che la casa resta prevedibilmente vuota.

Una finestra temporale breve ma spesso sufficiente per i ladri, che puntano su assenze rapide e programmate, su strade deserte e sulle distrazioni delle feste. Non serve immaginare colpi cinematografici: i furti festivi sono spesso azioni opportunistiche e rapide, favorite da segnali evidenti come luci spente, portoncini non blindati, finestre socchiuse o social network che, involontariamente, raccontano abitudini e spostamenti.
La sera di Natale, poi, la cornice è particolarmente favorevole: meno passanti, rumori attutiti, quartieri residenziali più tranquilli e una prevedibilità degli orari. Se a questo si aggiunge la tendenza a uscire “solo per un attimo” senza attivare allarmi o chiudere bene ogni accesso, il rischio si amplifica.
Come proteggere la tua casa durante la Messa di Natale
Gli operatori della sicurezza ricordano che il vero deterrente non è il panico, ma la stratificazione delle misure: piccoli accorgimenti, tecnologie semplici e collaborazione di vicinato. L’obiettivo è creare incertezza per chi tenta l’ingresso e ridurre la convenienza del bersaglio.

Una casa che “sembra abitata”, un allarme attivo, un buon illuminamento e una porta solida possono trasformare quei 45 minuti in un tempo troppo rischioso per chi agisce in fretta. Ecco come difenderla davvero:
- Accendi la casa anche quando non ci sei: timer o prese smart per luci interne e lampade da tavolo danno l’idea di un’abitazione occupata. Alterna orari e punti luce, evitando schemi sempre identici.
- Illumina gli accessi esterni: un faretto con sensore di movimento su portoni, vialetti e giardini scoraggia gli avvicinamenti. La luce improvvisa è uno dei deterrenti più efficaci per chi punta su azioni rapide.
- Chiudi e rinforza: verifica che porta d’ingresso, finestre e balconi siano chiusi a chiave. Una serratura certificata e un defender anti-trapano aumentano i tempi di effrazione. Per finestre e porte-finestre ai piani bassi, valuta maniglie con chiave o punti di chiusura multipli.
- Attiva l’allarme, sempre: anche per 45 minuti. Un sistema di allarme con sirena udibile e segnalazione visiva esterna riduce la permanenza in casa dei malintenzionati. La sola presenza di sirena e pannello di controllo in vista ha effetto dissuasivo.
- Telecamere e citofoni smart: una videocamera con notifiche in tempo reale o un videocitofono consente di monitorare ingressi e movimenti. Archivia localmente o su cloud e posiziona correttamente i cartelli di area videosorvegliata nel rispetto della privacy.

- Non annunciare gli spostamenti: evita di pubblicare in tempo reale storie o post che indichino che la casa è vuota, l’orario della Messa o il rientro. Condividi i momenti delle feste in differita.
- Coordinati con i vicini: un buon rapporto di vicinato è una risorsa. Chiedi a qualcuno di tenere d’occhio l’androne, ritirare eventuali pacchi, accendere una luce. In cambio, offri lo stesso supporto quando tocca a loro.
- Ordine all’androne e alla posta: niente pubblicità o posta che si accumula nella cassetta. È un segnale di assenza. Se aspetti consegne, scegli ritiro in punto dedicato o consegna programmata.
- Non lasciare chiavi “di scorta” in luoghi ovvi: zerbino, vaso o cassetta elettrica sono posti noti. Meglio affidarle a una persona di fiducia.
- Nascondi i beni sensibili: gioielli, contanti, documenti e dispositivi devono essere fuori vista. Un piccolo safe certificato, ben fissato alla struttura, riduce l’impatto di un eventuale furto lampo.
- Cura i punti deboli: grate o vetri di sicurezza per finestre basse, catenacci per accessi secondari, listelli anti-sollevamento per persiane scorrevoli. Anche piccoli interventi creano ostacoli aggiuntivi.
- Check-list prima di uscire: finestra-bagno chiusa? Balcone serrato? Porta principale a doppia mandata? Allarme inserito? Luci su timer? Bastano 60 secondi per passare in rassegna i punti critici.
- Auto come presidio: se possibile, lascia un’auto nel vialetto o in prossimità dell’ingresso. Indica presenza e movimento.
- Non lasciare in vista imballi o scatole di valore: evitare che dall’esterno si notino confezioni di dispositivi costosi o pacchi appena arrivati.
- Assicurazione e inventario: fotografa i beni di valore e conserva i serial number. In caso di necessità, velocizzi le pratiche e la collaborazione con le autorità.
Per chi vive in condominio, è fondamentale non aprire il portone a sconosciuti e mantenere illuminati gli spazi comuni. Per chi abita in casa indipendente, valutare sensori perimetrali e recinzioni in buono stato aggiunge un ulteriore livello di protezione.
In entrambi i casi, la regola d’oro resta la stessa: rendere la tua casa un obiettivo poco conveniente durante quei 45 minuti in cui la tradizione ti porta altrove.





