Credi che il tuo letto sia “immortale”? Ti sorprenderà scoprire ogni quanto dovresti davvero ruotare o capovolgere il materasso per evitare buchi, dolori mattutini e notti agitate.
Se non giri mai il materasso, stai regalando notti storte e soldi buttati via. Lo senti anche tu quel fastidioso avvallamento sotto la spalla o ai fianchi, quel “cratere” che ti fa rigirare fino alle due? È il segnale che il letto sta cedendo dove dormi sempre.
E quando il supporto manca, ti svegli già stanco, magari con il collo bloccato o la zona lombare in protesta. Domanda scomoda: quante ore di sonno stai perdendo solo perché non hai una routine per il tuo materasso? Ecco la giusta frequenza con cui girare il materasso (anche se quasi nessuno la rispetta).
Un buon materasso dovrebbe durare almeno sette anni, ma la comodità può crollare molto prima se non lo ruoti o non lo capovolgi a intervalli regolari. La tua posizione preferita crea nel tempo un affossamento proprio lì dove appoggi sempre: testa, spalle, fianchi.
La schiuma o le molle si comprimono in modo selettivo e il supporto si sbilancia. E non serve essere feticisti del letto per accorgersene: basta notare il segno del corpo che non “rimbalza” più come prima o quella fascia del materasso che resta più calda e cedevole.
Gli “esperti del sonno” e i principali rivenditori confermano una cosa semplice ma ignorata: ruotare o capovolgere il materasso secondo un calendario regolare lo fa consumare in modo uniforme, migliorando il comfort e prolungandone la vita.
Ecco la verità che pochi applicano ma che fa la differenza. I materassi di una volta, a doppia faccia, si capovolgono. Se il tuo è uguale sopra e sotto, puoi e dovresti capovolgerlo almeno ogni sei mesi, alternando anche la rotazione così che la testa non stia sempre sulla stessa estremità. Ma la maggior parte dei modelli moderni è diversa: sono “one‑sided”, con un lato superiore pensato per dormire e un lato inferiore più rigido.
Se la parte sotto è chiaramente differente dalla parte sopra, non capovolgerlo: sarebbe scomodo e inutile. In questo caso la mossa giusta è la rotazione. Quanto spesso? La regola pratica è: ruota il materasso ogni tre o sei mesi. I materassi in memory foam in genere si accontentano di una rotazione ogni sei mesi; quelli a molle beneficiano di un ritmo più serrato, anche una volta per stagione. Se noti già un accenno di rilassamento o “dentino” nella zona in cui dormi, passa subito al programma più frequente.
La manovra richiede due persone ma è rapida: si solleva e si gira di 180 gradi. C’è un’eccezione curiosa per i letti king: essendo quasi quadrati, puoi anche ruotarli di 90 gradi ogni volta; rimarrà solo un piccolo margine fuori asse, ed è tutto normale. Vale per tutti i materassi? Non sempre. Alcuni modelli “a zone” offrono supporti differenziati per testa, spalle e fianchi. Alcuni sono progettati per essere ruotati, altri no: se li giri, potresti perdere il corretto allineamento del corpo.
Per questo il primo passo è sempre lo stesso: controlla le indicazioni del produttore. Oltre a dirti cosa fare, in molti casi è richiesto per mantenere valida la garanzia. Insomma, niente fai‑da‑te improvvisato: meglio seguire la scheda tecnica.
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