La maggior parte dei furti avvengono quando sei in casa: i ladri usano una nuova tattica “a presenza”.
La scena si ripete sempre più spesso: una famiglia tranquilla nel proprio salotto, forse davanti alla televisione, o una persona impegnata in smart working in un’altra stanza. La porta di casa è solo accostata, non chiusa a chiave, con la convinzione che la presenza in casa sia di per sé un deterrente.

Eppure, è in questi momenti che si verificano i cosiddetti furti “a presenza”, che contraddicono questa credenza. Questi furti sono caratterizzati da incursioni rapide e silenziose, mirate a oggetti facilmente rivendibili, senza lasciare segni evidenti di effrazione.
Perché i furti aumentano quando sei a casa?
Il fenomeno dei furti “a presenza” si basa sulla prevedibilità delle abitudini domestiche. Molti condomini vivono seguendo routine quotidiane ben definite, che i ladri sfruttano per pianificare i loro colpi.
La mancata attivazione delle serrature rende le abitazioni vulnerabili, nonostante la presenza dei proprietari. Gli esperti di sicurezza domestica sottolineano che la misura più efficace rimane sempre la chiusura a chiave delle porte, a prescindere dalla presenza in casa.

La tattica a presenza si distingue per la sua capacità di agire senza fare rumore e senza lasciare tracce. Spesso, i proprietari si accorgono del furto solo dopo, quando notano la mancanza di oggetti di valore.
Questo tipo di furto lascia un’impressione psicologica profonda, amplificata dalla condivisione di esperienze sui social media. I malintenzionati effettuano sopralluoghi per osservare gli orari e le abitudini delle potenziali vittime, identificando segnali di disattenzione.
Porte di servizio non sicure o balconi con vasistas aperti diventano punti di accesso ideali. In città, un singolo furto riuscito può innescare una serie di episodi simili. Per contrastare questa tendenza, è fondamentale adottare strategie di deterrenza e buone pratiche, come l’aggiornamento delle serrature, l’installazione di dispositivi di sicurezza e la creazione di una rete di vicinato attiva. Queste misure possono ridurre significativamente l’attrattiva delle abitazioni come bersagli per i furti.
Nonostante la percezione di un aumento dei furti “a presenza”, è importante distinguere tra percezione e realtà. I dati mostrano che la maggior parte dei furti avviene quando le case sono disabitate. Tuttavia, l’evoluzione delle tecniche utilizzate dai ladri, come lo smontaggio dello spioncino o la “prova colla”, richiede un aggiornamento continuo delle misure di sicurezza e una maggiore attenzione alle pratiche di prevenzione.
In sintesi, la risposta al fenomeno dei furti “a presenza” richiede un approccio olistico che combini misure tecniche avanzate e una forte coesione comunitaria. Chiudere sempre a chiave, aggiornare le serrature, integrare sistemi di allarme e videocitofoni, e mantenere una comunicazione attiva con i vicini sono passi fondamentali per creare un ambiente sicuro e dissuadere i potenziali ladri.





