Con un gesto minuscolo al rubinetto puoi alleggerire di molto la bolletta del gas. Ecco il trucco incredibile che in pochi conoscono.
Paghi troppo gas per colpa di pochi secondi di acqua tiepida che non usi davvero. Ti suona familiare? Apri il lavandino “al volo” per sciacquarti le mani, la caldaia parte, si scalda, e spegni subito. Così, dieci, venti, trenta volte al giorno.

È come accendere un forno per cuocere… mezzo biscotto. E se ti dicessi che basta cambiare un’abitudine grande quanto un gesto per evitare buona parte di queste accensioni inutili? Ecco il trucco del rubinetto che in pochi conoscono ma che può tagliare davvero le bollette.
Il trucco del rubinetto per tagliare le bollette
Il problema lo conosciamo tutti: d’inverno la bolletta del gas sale, e una fetta non trascurabile non è solo riscaldamento ambienti, ma anche acqua calda sanitaria. In molte case l’ACS può pesare fino a un quarto della spesa gas, specie dove si fanno docce lunghe o si aprono spesso i rubinetti per micro-usi.

Il punto è che i miscelatori monocomando stanno quasi sempre al centro. In quella posizione “neutra”, quando giri la leva per un secondo, attivi comunque il circuito dell’acqua calda: la caldaia “sente” passare acqua nella tubazione calda e tenta di portarla a temperatura. Ma tu hai già chiuso. Risultato? Micro-accensioni continue, energia bruciata e nessun beneficio reale.
Per fortuna esiste il “trucco del rubinetto” che è tanto semplice quanto trascurato: dopo ogni uso, riporta la leva del miscelatore tutto a sinistra o in posizione “acqua fredda”. Così, quando apri il rubinetto per pochi secondi (sciacquare una mela, bagnarti le mani, riempire un bicchiere), l’acqua calda non entra in gioco e la caldaia non si accende. Quando ti serve davvero caldo, ruoti deliberatamente verso il lato caldo e attendi qualche secondo. Questo gesto evita decine di attivazioni al giorno che non scaldano nulla di utile.
Gli esperti di efficienza energetica lo ripetono nelle linee guida sul consumo domestico: le accensioni brevi e ripetute sono energeticamente inefficienti. ENEA e ARERA, nelle rispettive guide al risparmio, sottolineano l’importanza di gestire con consapevolezza l’uso di acqua calda e di adottare accorgimenti che riducano sprechi e temperature eccessive. Molte utility e guide indipendenti segnalano proprio il beneficio di lasciare il miscelatore in posizione fredda quando non serve calore, insieme a soluzioni come i riduttori di flusso, le docce brevi e l’uso di termostati intelligenti.
C’è anche la questione della temperatura del boiler. Per gli scaldabagni o le caldaie istantanee (senza accumulo), impostare una temperatura moderata e confortevole, intorno a 45–50 °C per l’ACS, riduce i consumi e limita i miscelaggi con acqua fredda. Se invece hai un serbatoio di accumulo, attenzione all’igiene: per contenere il rischio di Legionella, molti produttori indicano cicli di disinfezione o temperature di sicurezza (intorno ai 60 °C). In caso di dubbio, verifica il manuale o chiedi al tecnico: il risparmio non deve mai andare a scapito della sicurezza.
Vuoi numeri? Le stime più prudenti, sommate tra “leva sul freddo”, temperatura moderata dell’ACS, chiudere il rubinetto mentre ti insaponi o ti lavi i denti e l’uso di aeratori a basso flusso, portano facilmente a un taglio nell’ordine di alcuni punti percentuali della bolletta gas. In tanti casi si parla di un fino al 10% annuo complessivo. Su una spesa media di 180 euro al mese, sono circa 216 euro all’anno che restano in tasca, mantenendo lo stesso comfort.
Non è solo questione di soldi. L’urgenza sta nel fermare oggi stesso quelle accensioni parassite che in un anno possono tradursi in centinaia di cicli inutili della caldaia, con usura anticipata e più manutenzione. Se aspetti, paghi di più e consumi di più: la classica doppia perdita.





