Il metodo che i serramentisti non ti dicono: in 15 minuti elimini gli spifferi e risparmi 450€ di riscaldamento

Sigilla le correnti d’aria e risparmia sulla bolletta: ecco il metodo che i serramentisti non ti dicono per una casa calda senza consumi esagerati.

Diciamolo subito: i soldi ti stanno letteralmente volando fuori dalla finestra. Le correnti d’aria che senti non sono semplici capricci del meteo, ma un chiaro segnale che il calore prodotto dal tuo riscaldamento sta beneficiando più l’esterno che l’interno della tua abitazione. Se ti ritrovi con termosifoni bollenti e stanze appena tiepide, potresti aver pensato più volte di sostituire tutto, ma hai esitato di fronte ai costi e al disordine che ne conseguirebbe

infisso e donna felice
Il metodo che i serramentisti non ti dicono: in 15 minuti elimini gli spifferi e risparmi 450€ di riscaldamento – referendumcittadinanza.it

In realtà c’è un trucco semplice che i professionisti non sbandierano: in un quarto d’ora puoi sigillare le correnti d’aria di casa e tagliare fino a 450€ dalla bolletta, senza cambiare infissi. Il bello? Si fa con materiali economici, zero lavori invasivi e risultati immediati.

Il metodo dei serramentisti per eliminare gli spifferi e risparmiare

Gli spifferi non sono “solo” fastidio: sono buchi nel tuo portafoglio. Ogni sera che ti rannicchi sul divano con la coperta mentre il termosifone corre come un maratoneta, c’è un motivo. L’aria fredda entra da fessure microscopiche tra telaio e muro, o tra anta e serramento, e il calore scappa. Hai presente quella corrente sottile vicino alla finestra, il rumore di vetro che “fischia” nelle giornate ventose, la porta che vibra come se avesse vita propria?

uomini che montano infisso
Il metodo dei serramentisti per eliminare gli spifferi e risparmiare – referendumcittadinanza.it

Ecco, sono i segnali. Perché continuare a pagare per riscaldare l’esterno quando puoi bloccarlo subito? Partiamo dai fatti. Uno spiffero è una fessura invisibile ma potentissima: l’aria fredda entra e l’aria calda esce. Studi energetici e linee guida tecniche (ENEA, ASHRAE, DOE) indicano che le infiltrazioni possono pesare fino al 10–15% delle perdite termiche domestiche. Tradotto: il termostato resta acceso più a lungo, la caldaia lavora di più e tu paghi. In una casa media, questo si traduce facilmente in centinaia di euro l’anno buttati via—e il famoso risparmio da 450€ è assolutamente realistico in abitazioni con infissi datati o tenuta all’aria scarsa.

Come si riconosce il problema? Al tatto senti aria fredda vicino ai bordi. Con una candela o un bastoncino di incenso, la fiamma o il fumo “ballano” accanto a giunti e telai. A volte c’è condensa sul vetro, macchie scure agli angoli, pittura che si scrosta: non sempre è solo umidità, spesso è la tenuta che manca. E perché i serramentisti non te lo dicono? Questione di economia, non di complotto. Il loro lavoro vero sono sostituzioni e interventi corposi: le guarnizioni adesive, le pellicole termiche o i paraspifferi sono soluzioni rapide, low cost e fai-da-te che risolvono il 70% dei casi leggeri.

Sono interventi che non richiedono manodopera specializzata, hanno effetto immediato e allontanano—o quantomeno rimandano—la sostituzione degli infissi. Il che, per te, è un vantaggio. Per loro, un po’ meno. Rimandare ha un costo. Più lasci passare, più i tuoi ambienti restano disomogenei: salotto tropicale, corridoio polare. La caldaia si stressa, aumenta l’usura e consumi di più. L’umidità condensa, favorisce muffe e odori, rovina pitture e intonaci. Se hai parquet, può imbarcarsi. E a fine stagione, la bolletta ti presenta il conto. Non serve aspettare: intervenire ora significa tagliare sprechi subito e prevenire danni che richiedono poi lavori ben più costosi.

paraspifferi
Come ridurre gli spifferi e i consumi in bolletta – referendumcittadinanza.it

Ecco la risoluzione pratica, testata e sostenuta da guide ufficiali sull’efficienza energetica: si parte dalle guarnizioni adesive. Scegli il profilo giusto (a E, P, D in gomma o spazzolino per infissi scorrevoli), pulisci il telaio con alcol, misura la fessura e applica la striscia lungo i lati, senza lasciare interruzioni. Bastano 5–15€ a finestra e il miglioramento è immediato: l’aria non passa più tra anta e telaio e il comfort cambia volto. Trucco da pro: premi bene agli angoli e prova la chiusura mentre incolli per evitare eccessi di spessore.

Per le porte, il passaggio è simile. Un paraspifferi a battente o una guarnizione sottoporta regolabile ferma le correnti a livello pavimento, soprattutto tra corridoi e stanze più fredde. Regola l’altezza a filo, così scivola senza strisciare, e controlla che copra tutto il varco. In case con dislivelli, i modelli doppi (tubolari su entrambi i lati) funzionano alla grande.

Se il vetro è singolo o datato, le pellicole termiche trasparenti aiutano sul fronte dispersione. Esistono versioni a biadesivo o con ventose; alcune sono termoretraibili: applichi la pellicola ben tesa e la rifinisci con il phon per una stesura liscia, quasi invisibile. Su vetri poco performanti puoi ridurre la dispersione fino al 30% rispetto al vetro nudo. È un upgrade temporaneo ma efficace per l’inverno.

Quando noti un vero vuoto tra muro e telaio, entra in gioco il sigillante: silicone o, meglio ancora, mastice acrilico verniciabile per interni. Mascheri i bordi con nastro, tagli il beccuccio a 45°, stendi un cordolo continuo, lisci con dito umido o spatolina e togli il nastro prima che faccia pelle. In pochi minuti la fessura è chiusa e l’aria non trova più strada. Lascia asciugare secondo istruzioni e, se vuoi, dai una mano di vernice.

Numeri alla mano, il risparmio è concreto. In una casa di 100 m² con infissi vecchi e dispersione media del 15%, sigillare gli spifferi può tagliare il fabbisogno termico del 10–20%. In bolletta, parliamo di circa 300–500€ l’anno, con punte di 450€ pienamente alla portata se la casa è datata o esposta al vento. Nelle case nuove l’effetto è più contenuto, ma comunque percepibile: meno accensioni, temperatura più stabile, comfort migliore.

Nota importante per la sicurezza: sigillare non significa “tappare” le prese d’aria obbligatorie. Non ostruire griglie di ventilazione e verifica sempre i requisiti se hai apparecchi a gas a camera aperta. La tenuta all’aria si fa sui punti giusti, non a scapito della ventilazione necessaria. Arieggiare brevemente, più volte al giorno, resta una buona pratica contro umidità e CO₂.

Tutti questi sono interventi reversibili, economici e cumulativi: ogni passo somma comfort e risparmio. Se dopo aver fatto tutto noti ancora freddo o condensa, allora valuta una taratura delle cerniere, la sostituzione delle guarnizioni originali o, come ultima spiaggia, l’upgrade degli infissi con posa qualificata.

Gestione cookie