Introdotte delle novità per quanto riguarda i conti cointestati, sorpresa per tante coppie e qualcosa di molto complesso da comprendere per alcuni. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Arriva una novità attesa, ma allo stesso tempo sorprendente, per i conti correnti cointestati. Secondo quanto trapelato da ambienti bancari e confermato da una recente nota di settore, è in arrivo un aggiornamento delle regole e degli strumenti operativi che riguarda milioni di clienti: coppie che condividono spese domestiche, conviventi che gestiscono insieme il bilancio familiare, ma anche familiari che dividono entrate e uscite correnti.
La notizia, già ribattezzata “l’aggiornamento 2025” da più osservatori, promette di cambiare in modo concreto alcune abitudini quotidiane, pur lasciando inalterati i princìpi cardine della cointestazione.
Si parla di una vera e propria sorpresa perché l’intervento non tocca solo la modulistica o le condizioni economiche; entra nel vivo dell’operatività: come si autorizzano i pagamenti, come si distribuiscono costi e responsabilità, quali tutele scattano in caso di eventi imprevisti. È qui che molti correntisti si accorgeranno della differenza. Non si tratta di un cambio radicale dall’oggi al domani, ma di una serie di “mattoncini” che, messi insieme, rendono più fluido e trasparente l’uso del conto a due firme. Alcune funzioni, oggi demandate a procedure cartacee, trovano casa dentro l’app; altre, finora opache, diventano leggibili e configurabili.
I primi dettagli circolati fanno pensare a una semplificazione spinta dell’apertura e della gestione: procedure digitali ritagliate su misura per due cointestatari che possono trovarsi in città diverse; maggiore chiarezza tra firma congiunta e firma disgiunta, con la possibilità – qui sta uno dei passaggi più attesi – di impostare soglie e regole operative direttamente dallo smartphone; un capitolo a parte, poi, riguarda ripartizione dei costi e degli oneri fiscali, tema sempre sensibile per chi condivide un IBAN ma non vuole perdere la bussola su quote e responsabilità.
Chi usa un conto cointestato lo sa: la quotidianità si gioca su dettagli. Un bonifico di importo elevato richiede la doppia conferma? Gli addebiti ricorrenti per le utenze devono passare da una sola carta o possono essere suddivisi? Se uno dei due è in viaggio, l’altro riesce a operare senza ritardi? E, ancora, cosa accade quando subentrano situazioni delicate come il decesso di un cointestatario o un pignoramento? È proprio su queste zone grigie che la novità promette risposte più nette, senza togliere libertà ma aggiungendo regole chiare e strumenti di controllo.
Nei corridoi degli istituti si registra curiosità: in che misura cambieranno le notifiche, le firme, le deleghe? Fino a che punto si potrà “personalizzare” la convivenza finanziaria su un conto condiviso? Le anticipazioni parlano di più trasparenza e di minori frizioni, con un occhio alle famiglie giovani che pretendono la stessa agilità che già sperimentano in altri servizi digitali. E qualcosa, stando a chi ha potuto leggere le nuove specifiche, farà discutere.
Secondo un approfondimento pubblicato da ConfrontaConti, le novità si articolano in cinque direttrici concrete: Apertura e riconoscimento a distanza, Firma disgiunta/congiunta “dinamica”, Ripartizione chiara di costi, giacenza e oneri fiscali, Tutele in caso di eventi straordinari, e Controllo condiviso e tracciabilità. Queste modifiche promettono di rendere la gestione del conto cointestato più agile, sicura e personalizzabile, adattandosi alle esigenze di modernità e flessibilità richieste dai correntisti di oggi.
Il pacchetto si completa con l’allineamento ai trasferimenti istantanei a costo contenuto, l’integrazione con i servizi di open banking per collegare più app di budgeting e una procedura di chiusura o trasformazione del conto più snella in caso di separazione degli interessi. Nulla toglie alla libertà di scelta: chi preferisce la firma congiunta “pura” potrà mantenerla, chi punta alla praticità troverà leve per adattare il conto al proprio stile di vita. La vera novità, insomma, è la possibilità di modellare un conto condiviso come se fosse un servizio su misura, con paletti chiari e un cruscotto digitale a prova di equivoci.
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