Arriva una svolta davvero epocale, per gli autovelox è finita, arriva la decisione che va ad annullare tutte le multe. Scopriamo cosa bisogna fare.
Ci sono giornate che segnano una cesura netta, in cui un’abitudine radicata, una prassi data per scontata, viene ribaltata in poche righe di un atto amministrativo.
Questa volta il terremoto riguarda gli autovelox e, soprattutto, le sanzioni che da anni scandiscono la vita degli automobilisti italiani: dalla periferia alle grandi arterie, dai centri urbani alle provinciali. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ha immediatamente accese speranze, timori e interrogativi. Perché i numeri in gioco sono importanti, perché i bilanci dei Comuni ci fanno spesso affidamento e perché il tema della sicurezza stradale rimane centrale.
Eppure, a sorprendere è proprio il contenuto della decisione: per gli autovelox “stavolta è davvero finita”, si mormora nei corridoi delle istituzioni locali. Il punto non è una sfumatura tecnica o l’ennesima interpretazione di cavilli normativi, ma un atto che promette di cambiare il quadro. Tutte le multe originariamente ritenute legittime verrebbero cancellate, azzerate, archiviate. Non un taglio selettivo, non una revisione su base caso per caso, ma una spazzata generale capace di ridefinire equilibri consolidati.
Chi vede la vicenda dal punto di vista degli automobilisti parla di una “svolta attesa”, il riconoscimento, finalmente, di criticità denunciate da tempo: apparecchiature non sempre gestite nel modo più trasparente, segnaletiche non conformi, tarature contestate. Dal canto loro, amministrazioni e comandi di polizia locale osservano con comprensibile preoccupazione: l’eventuale invalidazione in massa di verbali potrebbe avere un impatto immediato sulle entrate e innescare migliaia di richieste di rimborso o di riesame, con carichi di lavoro straordinari e dossier che si accumulano sulle scrivanie.
Secondo quanto riportato da Automoto.it, la Prefettura di Belluno ha disposto l’archiviazione generalizzata delle sanzioni rilevate dagli autovelox nel corso del 2024. Una scelta destinata a fare scuola, almeno sul piano del metodo, perché ribalta l’impostazione tradizionale: non più resistere in giudizio su ogni singolo ricorso, ma prendere atto del contesto e intervenire in via amministrativa prima che la valanga diventi ingestibile. L’associazione AltVelox, da tempo attiva sul tema, ha parlato senza mezzi termini di “resa istituzionale”, leggendo in questa decisione il riconoscimento di criticità strutturali nell’impiego dei dispositivi e nella filiera dei verbali.
Le ragioni dietro il passo indietro sono molteplici. Da un lato, l’accumulo di ricorsi accolti dai giudici di pace negli ultimi mesi ha alimentato un contenzioso costoso e dall’esito spesso sfavorevole per la pubblica amministrazione. Dall’altro, il dibattito acceso su omologazione, approvazione e taratura dei misuratori, insieme ai requisiti di posizionamento e di segnalazione preventiva, ha creato un’area grigia difficile da difendere in modo sistematico. In parallelo, le novità regolatorie nazionali in materia di autovelox – che mirano a criteri più stringenti su installazione, visibilità e controlli periodici – hanno reso ancora più sensibile ogni eventuale scostamento dalla norma.
Cosa cambia adesso per gli automobilisti? Nel perimetro provinciale di Belluno e con riferimento alle rilevazioni del 2024, le sanzioni vengono archiviate dalla Prefettura, con l’effetto di fermare i procedimenti ancora pendenti. Per chi abbia già presentato ricorso, il provvedimento può chiudere la partita senza ulteriori passaggi. Resta invece un punto cruciale: non si tratta di un rimborso automatico per chi ha già pagato. Per ottenere la restituzione delle somme, laddove possibile, potrebbe essere necessario attivare procedure specifiche di autotutela o presentare un’istanza formale, seguendo le indicazioni che gli uffici renderanno note. Anche su questo fronte, le associazioni dei consumatori e i professionisti del settore stanno predisponendo vademecum operativi.
Le amministrazioni locali osservano con attenzione gli sviluppi. Se l’effetto Belluno dovesse replicarsi altrove, si aprirebbe un fronte nazionale con ricadute economiche non trascurabili e la necessità di riallineare rapidamente prassi e dispositivi ai nuovi standard. Per i comandi di polizia locale, la priorità è mantenere alta la sicurezza sulle strade, puntando su controlli mirati, trasparenti e ineccepibili sul piano tecnico e documentale.
Non sprecare 200€! Scollega immediatamente questo dispositivo che ti sta prosciugando il portafoglio. Sembra spento,…
Vuoi scaldare casa meglio spendendo meno? Il segreto è usare un “insospettabile alleato” per spostare…
Dal 2026 alcune auto diranno davvero addio al bollo, con regole nuove di zecca e…
Non mettere le AirPods (o un altro di questi oggetti) nel bagaglio da stiva sul…
Rischi una sanzione dai 500€ ai 3000€ e l'azione penale. Scopri subito cosa devi controllare…
Ci sono quattro interventi rapidi e a basso costo che, messi in pratica oggi stesso,…