Buona notizia per chi possiede queste auto: dal 2026 non pagheranno più il bollo

Dal 2026 alcune auto diranno davvero addio al bollo, con regole nuove di zecca e controlli più serrati. Ma non è solo questione di età dell’auto: cambia il calendario, cambiano le scadenze e c’è un archivio nazionale pronto a vigilare.

Il bollo auto rappresenta una di quelle spese ricorrenti che tendono a presentarsi nei momenti più inopportuni. Chi non ha mai scoperto di essere in ritardo con il pagamento, magari in un periodo già carico di altre scadenze? Questa tassa, infatti, è dovuta indipendentemente dall’uso che si fa del veicolo, e trascurarla può portare a sanzioni, interessi e, nei casi più gravi, al fermo amministrativo.

macchina grande rossa, calcolatrice, chiavi auto
Buona notizia per chi possiede queste auto: dal 2026 non pagheranno più il bollo – referendumcittadinanza.it

Tuttavia, le prospettive per il futuro sembrano offrire una svolta significativa: a partire dal 2026, molti automobilisti potrebbero non dover più affrontare questo onere. Ecco quali sono le auto per cui non si dovrà pagare più a partire dal nuovo anno.

Le auto per cui non si dovrà pagare più il bollo dal 2026

Il bollo auto, nella sua forma attuale, può rappresentare una fonte di stress non indifferente. Scadenze disallineate, differenze tra le agevolazioni regionali e il temuto superbollo per i veicoli con potenza superiore ai 185 kW sono solo alcune delle problematiche con cui gli automobilisti si trovano a dover fare i conti.

macchina rossa, calcolatrice, matita
Le auto per cui non si dovrà pagare più il bollo dal 2026 – referendumcittadinanza.it

Attualmente, il calcolo del bollo si basa su parametri quali i kW e la classe ambientale del veicolo, con tariffe e agevolazioni che variano a seconda della Regione di appartenenza. Questo sistema ha creato una sorta di labirinto di esenzioni parziali per veicoli elettrici e ibridi, regolamenti diversificati per le auto storiche e un complesso sistema di scadenze.

La riforma prevista per il 2026 promette di semplificare notevolmente le cose, introducendo un pagamento annuale unico, una scadenza basata sul mese di immatricolazione e l’istituzione dell’ANTA – Archivio Nazionale delle Tasse Automobilistiche per un controllo più efficace. Un elemento di particolare interesse è l’esenzione totale e automatica per le auto di più di 20 anni, purché ad uso privato, senza la necessità di presentare certificazioni storiche.

Questa misura si applicherà automaticamente, segnando un netto cambiamento rispetto alle regole attuali. Per le vetture immatricolate prima del 2026, invece, resteranno in vigore le normative esistenti fino all’entrata in effettiva delle nuove disposizioni. Il calcolo del bollo continuerà a basarsi su kW e classe ambientale, con le Regioni che manterranno il potere di modulare tariffe e sconti, in particolare per i veicoli più ecologici.

Cosa fare, dunque, in attesa del 2026? È fondamentale verificare la data di immatricolazione del proprio veicolo e l’uso che se ne fa (privato o professionale), controllare le agevolazioni per elettriche/ibride già disponibili e informarsi sul superbollo se si possiede un veicolo ad alta potenza. Un’utile strategia organizzativa consiste nell’impostare promemoria digitali e conservare le ricevute di pagamento, per non perdere di vista eventuali scadenze o variazioni normative.

Se le anticipazioni sulla riforma del bollo auto 2026 saranno confermate, i proprietari di veicoli di più di 20 anni a uso privato potranno effettivamente salutare questo onere. Per chi sta valutando l’acquisto di un veicolo elettrico o ibrido, invece, le opportunità di risparmio sono già una realtà, grazie alle diverse esenzioni e sconti regionali. La chiave sta nell’utilizzare gli strumenti ufficiali per restare aggiornati sulle agevolazioni attive e sulle scadenze da rispettare, preparandosi al contempo alle novità che il 2026 porterà.

Gestione cookie