Due date chiave scandiscono l’accesso al contributo 2025 destinato alle lavoratrici con almeno due figli: importo in un’ unica soluzione, canali INPS e regole puntuali sui requisiti.
Nel contesto delle politiche di supporto alla genitorialità e all’occupazione femminile, emerge il bonus mamma da 40 euro mensili, simbolo di riconoscimento del ruolo delle madri nel tessuto lavorativo e strumento per una migliore conciliazione tra vita professionale e familiare. Questa iniziativa, delineata dal decreto-legge del 30 giugno 2025 e dalla legge dell’8 agosto 2025, si concretizza attraverso le direttive INPS del 28 ottobre 2025, comprensive di un Manuale Utente con FAQ.
Due date chiave scandiscono l’accesso al contributo 2025 destinato alle lavoratrici con almeno due figli. Importo in unica soluzione, canali INPS e regole puntuali sui requisiti: ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa misura che può fare la differenza nella qualità della vita di una mamma con i suoi figli.
Le date del 9 dicembre 2025 e del 31 gennaio 2026 sono cruciali per l’accesso e l’erogazione del contributo, evidenziando l’importanza di adempiere tempestivamente ai requisiti richiesti. Il bonus è destinato alle madri lavoratrici con almeno due figli, impegnate nel corso del 2025, con un reddito annuo non superiore ai 40.000 euro.
Sono escluse le lavoratrici domestiche e le madri con tre o più figli a tempo indeterminato, già beneficiarie di altre forme di sostegno. I figli naturali, adottivi o in affido sono rilevanti ai fini del requisito, indipendentemente dalla convivenza o dal carico fiscale. L’importo di 40 euro per ogni mese lavorativo del 2025 viene erogato in un’unica soluzione, con due finestre di pagamento: una a dicembre 2025 per le domande già elaborate e una entro febbraio 2026 per le richieste residue o tardive. Questa modalità semplifica la gestione amministrativa e massimizza l’utilità dell’aiuto finanziario.
La presentazione della domanda deve avvenire entro 40 giorni dalla pubblicazione della circolare INPS, con il 9 dicembre 2025 come termine principale e il 31 gennaio 2026 come scadenza per chi matura i requisiti successivamente, purché entro il 31 dicembre 2025. I canali disponibili sono i servizi online INPS, il Contact Center multicanale e i patronati, per garantire accessibilità e supporto nella compilazione e nell’invio della domanda. Il limite di reddito considera esclusivamente il guadagno da lavoro del 2025, escludendo altri tipi di entrata come TFR o pensioni.
Il bonus è cumulabile con altre misure di sostegno, a patto che non si sovrappongano con esoneri contributivi specifici. Il contributo mensile di 40 euro rappresenta un elemento di supporto al reddito delle madri lavoratrici, contribuendo alla riduzione dei costi familiari e promuovendo la continuità lavorativa. L’erogazione unica e la definizione precisa dei beneficiari e delle scadenze facilitano la pianificazione finanziaria e operativa. Le FAQ INPS forniscono dettagli su aspetti quali la convivenza, il lavoro intermittente, il settore agricolo, la Gestione separata e i periodi di lavoro rilevanti ai fini del bonus.
Un promemoria finale ricorda l’importanza di presentare la domanda entro le scadenze stabilite, verificare il rispetto del limite di reddito e scegliere il canale di presentazione più adeguato, per assicurarsi l’accesso all’aiuto previsto.
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