Se vuoi le detrazioni fiscali senza rischiare, ecco come compilare il bonifico parlante senza commettere errori.
Per chi intende beneficiare di detrazioni fiscali per lavori in casa, miglioramenti energetici o l’acquisto di mobili in seguito a ristrutturazioni, è cruciale partire da un aspetto spesso trascurato: il metodo di pagamento. Il bonifico parlante rappresenta lo strumento chiave per garantire la tracciabilità fiscale delle spese, includendo dati essenziali del contribuente, del fornitore e della spesa stessa.
Questo permette all’Agenzia delle Entrate di riconoscere l’agevolazione. Un errore in questa fase può compromettere l’intero beneficio, ma fortunatamente esistono delle direttive chiare su come procedere, anche in caso di errori formali, a patto che i pagamenti siano stati correttamente registrati.
Cos’è il bonifico parlante e perché è determinante per la detrazione
L’Agenzia delle Entrate ha introdotto il bonifico parlante come metodo preferenziale per accedere ai bonus edilizi, tra cui il bonus ristrutturazioni al 50%. Questo tipo di bonifico, oltre ai dati standard, deve includere informazioni aggiuntive obbligatorie come l’identità di chi effettua il pagamento e di chi lo riceve, il bonus a cui la spesa si riferisce, e i dettagli della fattura.
È importante notare che per le ristrutturazioni, modalità di pagamento come carte di credito, contanti o assegni non sono ammesse, mentre per il bonus mobili è possibile utilizzare anche carte o bonifici ordinari, purché vi sia un collegamento con lavori di recupero edilizio. Per effettuare un bonifico parlante, sia online che in filiale o alle Poste, è essenziale selezionare l’opzione dedicata ai bonifici per detrazioni fiscali e inserire correttamente tutti i dati richiesti.
Questi includono la causale con riferimento normativo, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, i dati del fornitore, il tipo di agevolazione, e i dettagli della fattura. È fondamentale per garantire la corretta tracciabilità del pagamento e l’accesso alle detrazioni. Gli errori più comuni includono l’utilizzo di un bonifico ordinario per errore, causali incomplete o mancanza dei codici fiscali.
Fortunatamente, esistono soluzioni per rimediare a questi errori, come la possibilità di emettere una dichiarazione sostitutiva da parte dell’impresa o di rifare il bonifico con le specifiche corrette, sempre in accordo con il fornitore. Il bonus ristrutturazioni al 50% copre una vasta gamma di interventi, dalla manutenzione straordinaria al restauro e risanamento conservativo, fino alla ristrutturazione edilizia vera e propria. Sono inclusi anche interventi specifici come il ripristino post-calamità e la rimozione di barriere architettoniche.
Per il bonus mobili, è possibile effettuare pagamenti tramite carta di credito/debito o bonifico ordinario, con la possibilità di utilizzare il bonifico parlante per garantire un collegamento diretto con i lavori di recupero del patrimonio edilizio. Il bonifico parlante può essere effettuato sia attraverso banche che presso le Poste Italiane, con procedure online o in filiale che guidano l’utente nell’inserimento corretto di tutti i dati necessari.
Il bonifico parlante si distingue per la necessità di includere dati aggiuntivi obbligatori e per l’applicazione di una ritenuta d’acconto dell’8% sul corrispettivo, a conferma della sua finalità specifica nel contesto dei pagamenti agevolati. Un promemoria utile include il ricordo di pagare sempre tramite bonifico parlante per accedere alle detrazioni, l’importanza di una causale completa e di inserire tutti i dati necessari senza errori. In caso di problemi, è cruciale agire tempestivamente per correggere la situazione e conservare tutti i documenti relativi al pagamento per eventuali controlli futuri.
