Un rumor caldo scuote la pista di Ballando con le Stelle: nella sua newsletter, Selvaggia Lucarelli avrebbe messo nel mirino Barbara d’Urso, parlando di cachet, benefit e scenari di backstage che pochi avrebbero visto.
Pensavamo che la partita a Ballando con le Stelle fosse solo a ritmo di samba, e invece il vero show potrebbe essere dietro le quinte. Il punto di partenza? Una storia su Instagram di Barbara d’Urso, in cui la conduttrice – secondo quanto riportato – avrebbe lasciato intendere di sentirsi “demolita psicologicamente” dai giudizi della giuria.

A quel punto, la controreplica di Selvaggia Lucarelli non si è fatta attendere. Nella sua newsletter, la giurata ha rilanciato con toni decisi e parecchia ironia. Ecco cosa avrebbe ottenuto l’ex conduttrice Mediaset dalla produzione di Ballando con le stelle.
Cosa ha rivelato la Lucarelli sull’accordo della d’Urso a Ballando con le stelle
Selvaggia Lucarelli, nella sua newsletter, è tornata alla carica dopo una storia Instagram di Barbara d’Urso sul proprio percorso nello show. Secondo quanto riportato dalla stessa Lucarelli, la conduttrice si sarebbe lamentata per un trattamento poco tenero da parte della giuria, parlando di “demolizione psicologica”. E qui arriva la stoccata: “Barbarella si sente demolita psicologicamente per due palette… Poverina, LEI…”.

La giurata, senza giri di parole, avrebbe ricordato che nessuno è obbligato a mettersi in gioco: “Se trovava umiliante mettersi le scarpe da ballo e farsi giudicare poteva serenamente starsene a casa…”. Parole toste, vero? Ma il succo sarebbe altrove: non solo giudizi, non solo palette. Il punto, secondo Lucarelli, sarebbe una posizione della concorrente in “privilegio assoluto”, con “una serie di benefit” tali da renderle la vita più semplice in pista, dettaglio che — a suo dire — dovrebbe lasciare “il sorriso stampato in faccia” a ogni esibizione e a ogni paletta, anche quando spunta il temuto “che noia” di Mariotto.
Secondo la newsletter della giurata, il pacchetto sarebbe corposo: si parla di trucco e parrucco personali (e non del team interno Rai), di un camerino in un’altra area rispetto agli altri, e persino di una “mega-casa”. Il dettaglio che fa alzare più di un sopracciglio? L’idea che questi benefit sarebbero stati “chiesti e ottenuti” direttamente dalla produzione. E qui arriva la frase che scatena il confronto: “Privilegi che nessuno ha mai avuto a Ballando, neppure Wanda Nara…”. Insomma, un confronto pesante, fatto con il bilancino del backstage.
Ma non è tutto. C’è il capitolo più scottante: il cachet. Lucarelli lascia intendere che Barbara sarebbe “pagata centinaia di migliaia di euro”, arrivando a evocare persino la cifra — tutta da intendere col condizionale — di “mezzo milione di euro, o quello che è”. A quel punto, la chiosa: con un gettone così, quanti non accetterebbero qualche “che noia” senza sentirsi “demoliti”? Provocazione o puro realismo del palcoscenico?
E eccoci alla domanda che incendia le chat: si tratta davvero di privilegi fuori standard o di accordi legittimi per una star del suo calibro? La giurata, nella sua newsletter, sembra non avere dubbi sul quadro: “La verità è che Barbara d’Urso vuole godere solo di privilegi, e pure senza consapevolezza di averne a palate…”. Una frecciata che pesa come un finale di gara al fotofinish.
Non manca il capitolo più duro, quello che fa sobbalzare i fan: sempre secondo quanto scrive Lucarelli, la conduttrice dovrebbe riflettere sul motivo per cui sarebbe stata ‘cacciata’ da Mediaset, legato a una certa idea di tv “tenuta in vita artificialmente” finché, inevitabilmente, quella tv “non ha ucciso lei”. Parole pesantissime, attribuite alla newsletter, che spostano il discorso dal ballo alla storia televisiva recente.
E mentre la pista continua a brillare, la giurata chiude il cerchio del suo racconto: per lei, Barbara non sarebbe affatto la vittima di un complotto, ma una protagonista che, in questa fase, pretenderebbe molto e digerirebbe poco le critiche. Un punto di vista netto, anche se da prendere con le pinze: siamo nel regno delle dichiarazioni, delle newsletter e delle interpretazioni, dove ogni parola pesa come un passo di paso doble.





