Assegno di Inclusione, arrivano gli aumenti: quanto spetta in più ad ogni famiglia dal 2026

Aumenta l’Assegno di Inclusione nel 2026, cambiano le cifre: ecco quanto aspettarsi in più.

L’attesa per le famiglie che contano sull’Assegno di Inclusione entra nel vivo. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla perequazione, si delinea lo scenario per il 2026: l’adeguamento all’inflazione interesserà le prestazioni erogate dall’INPS e, tra queste, anche l’ADI.

La novità è destinata a riflettersi sugli importi mensili riconosciuti ai beneficiari, con un incremento che, pur misurato, promette di alleggerire il peso dell’aumento dei prezzi. L’Assegno di Inclusione è la misura nazionale di sostegno economico rivolta ai nuclei in difficoltà, riconosciuta a chi rispetta specifici requisiti anagrafici ed economici.

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Assegno di Inclusione, ci siamo, arrivano gli aumenti: quanto spetta in più – referendumcittadinanza.it

È pensata per integrare un reddito insufficiente in rapporto alla composizione familiare, e viene corrisposta dall’INPS con un importo che varia in base ai parametri fissati dalla legge. L’ammontare effettivo dipende, tra l’altro, dalla presenza di minori, persone con disabilità o anziani, e si calibra rispetto alla situazione economica attestata.

Come tutte le principali prestazioni assistenziali, anche l’ADI è soggetta al meccanismo di aggiornamento periodico collegato all’andamento dei prezzi: la perequazione. Il passaggio tecnico che rende operativo l’adeguamento è l’atto del MEF che recepisce il tasso di inflazione calcolato dall’ISTAT e lo applica al paniere delle prestazioni INPS interessate.

Le novità dopo il decreto del MEF sulla perequazione

Con il decreto pubblicato in Gazzetta, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fissato il tasso di inflazione all’1,4%. In una fase preliminare era circolata l’ipotesi di un 1,7%, ma i dati ISTAT — che combinano i valori ufficiali dei primi nove mesi del 2025 e quelli provvisori dell’ultimo trimestre — hanno determinato l’1,4% come incremento reale rispetto al 2024.

Questo parametro rappresenta la bussola per la perequazione e, di riflesso, per la rivalutazione delle prestazioni assistenziali, incluso l’Assegno di Inclusione. Cosa succede a gennaio? A inizio anno, con ogni probabilità, l’Assegno di Inclusione continuerà a essere erogato con gli importi in vigore fino a quel momento.

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Le novità dopo il decreto del MEF sulla perequazione – referendumcittadinanza.it

Le eventuali variazioni derivanti dalla perequazione dovrebbero manifestarsi a partire da febbraio sulle card dei beneficiari. È la prassi: a gennaio l’ADI segue ancora le regole precedenti, basandosi sull’ISEE del 2025, così da consentire agli utenti l’aggiornamento delle attestazioni e all’INPS la corretta lavorazione delle DSU.

Qualora a gennaio non fosse ancora applicata la rivalutazione, con la prima ricarica utile dovrebbero arrivare anche i conguagli per allineare gli importi. Gli importi dipendono dalla situazione familiare ed economica e possono variare, oltre che per la rivalutazione, anche per modifiche nel nucleo, nei redditi o nei patrimoni dichiarati.

Va ricordato che per il 2026 la DSU fa riferimento ai dati reddituali e patrimoniali del 2024, mentre gli ISEE attualmente in vigore si basano sui valori del 2023: un cambio di annualità che, per alcuni nuclei, può incidere in modo sensibile sul calcolo finale.

I requisiti economici e le soglie di riferimento: come riportato nella scheda del Ministero dedicata all’ADI, il requisito ISEE è fissato in non oltre 10.140 euro, mentre il valore del reddito familiare non deve superare 6.500 euro, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza. Tale reddito rappresenta la base di riferimento per un single.

Gli importi aggiornati per il 2026. Nel 2025 l’assegno massimo per un single era pari a 541,67 euro al mese. Con la rivalutazione 2026, l’importo sale a 549,25 euro al mese. Per chi vive in affitto resta la consueta integrazione: nel 2025 la somma complessiva arrivava a 845 euro mensili, mentre nel 2026 l’assegno complessivo salirà a circa 857 euro.

Un adeguamento che, pur contenuto, rappresenta un supporto concreto per molti nuclei che fanno affidamento sull’Assegno di Inclusione come strumento principale di sostegno al bilancio familiare.

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