Alimento richiamato in Italia per la presenza di un pesticida: di quale si tratta e come comportarsi.
Un nuovo richiamo alimentare diffuso dal Ministero della Salute riaccende l’attenzione sul tema della sicurezza alimentare e sui comportamenti corretti da adottare quando un prodotto finisce sotto la lente dei controlli. L’avvertenza è chiara: non consumare il prodotto interessato e riportarlo al punto vendita.
In gioco c’è la presenza di clorpirifos, un pesticida organofosfato vietato nell’Unione Europea, rinvenuto in un alimento distribuito anche in Italia. La notizia, pubblicata sul portale ministeriale con alcuni giorni di ritardo rispetto alla data del provvedimento, ha già attivato la rete di allerta rapida europea (RASFF) e i canali di ritiro dalla vendita.
Di fronte a un richiamo, la prima regola per le consumatrici e i consumatori è semplice e non ammette eccezioni: sospendere immediatamente l’uso dell’alimento interessato. I richiami non vengono emessi alla leggera: scattano in presenza di non conformità potenzialmente rischiose per la salute pubblica, come contaminazioni chimiche, microbiologiche o errori di etichettatura che potrebbero esporre le persone allergiche a pericoli evitabili.
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di fieno greco essiccato ‘kasoori methi’ a marchio Schani. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 100 grammi, con il numero di lotto 07/KM e il termine minimo di conservazione (TMC) 07/2026. Nonostante il provvedimento sia datato 29/10/2025, il Ministero della Salute lo ha pubblicato soltanto nel pomeriggio di ieri, 05/11/2025, con una settimana di ritardo.
L’azienda tedesca Global Foods Trading GmbH ha importato dall’India il fieno greco richiamato e lo ha distribuito in tutta Europa (almeno 21 Paesi, secondo quanto riportato dal RASFF). Il clorpirifos, il pesticida di cui è stata rinvenuta la presenza, è un insetticida organofosfato la cui presenza negli alimenti non è tollerata dall’UE. L’esposizione può essere associata, in relazione a dose e durata, a effetti avversi neurologici.
Se qualcuno avesse consumato il fieno greco, l’alimento richiamato, e accusasse sintomi anomali come nausea, mal di testa o capogiri, è prudente contattare il medico o il centro antiveleni, riportando tutti i dettagli del prodotto e del lotto. Chi possiede il prodotto dovrebbe isolarlo dagli altri alimenti, evitare travasi in contenitori anonimi e riportarlo nella confezione originale. In caso di acquisti online, è opportuno contattare il servizio clienti del marketplace o del negozio digitale, allegando foto dell’etichetta e del codice lotto per ottenere le istruzioni di reso.
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